Galera San Soda

Corso Sempione, 33, 20145 Milano

ARTISTI:
Miss Goffetown
Carol Rama (Collezione Ramo)


Miss Goffetown risponde alle domande di
Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo

Qual è il tuo rapporto con il disegno e con la storia dell’arte italiana del secolo scorso?

Ognuno trova il suo modo di stare al mondo e dare valore al tempo che qui spende.
Perché sia possibile ogni giorno verificare la nostra presenza, occorre dotarsi degli strumenti più adatti. L’importanza che nel mio lavoro ha il disegno coincide con una naturale predisposizione ad intendere questo come primo e più importante strumento di espressione di quelle idee che il pensiero si fa sul mondo a partire dalla mia esperienza: il titolo dell’opera di Alighiero Boetti Mettere al mondo il mondo (1973) mi pare sintetizzi con straordinaria efficacia l’atto creativo (qualcosa prima non c’era e ora c’è) che si genera a partire dal disegno, oltre la sua funzione scientifica e conoscitiva.
Anche da solo, questo argomento dovrebbe bastare per porre fine a ogni assurda discussione sull’autonomia del mezzo.

Perché hai scelto quest’opera di Carol Rama?

È bello e misterioso quando accade di avere la precisa impressione di condividere qualcosa di molto intimo con qualcuno di cui conosco solo l’opera. Sin da quando studiavo in Accademia mi sono sentita capita e in qualche modo protetta dal lavoro di Carol Rama, dall’ironia dello sguardo che rivolge verso sé e il mondo e dal suo sarcasmo. Così, se nel risultato le nostre pratiche non potrebbero essere tra loro più distanti, mi piace pensare di condividere con lei una consistenza emotiva e un certo senso del tragico (e quindi del comico).

Il disegno che ho scelto è lo studio per una scenografia: non sappiamo quale fosse la storia a cui Carol Rama aveva deciso di prestare la sua opera e tuttavia mi sono convinta che i pochi segni a matita avrebbero funzionato come una sintesi perfetta del suo significato. Penso così alla capacità di dire tutto con poco ed è anche così che sento il suo lavoro vicino: innamorandomi di ciò che di suo manca nel mio lavoro.