Attitudine politica. Artisti dell’America Latina dall’Archivio Paulo Bruscky


Opening della mostra e talk con Francesco Martelli, Irina Zucca Alessandrelli, Jacopo Crivelli Visconti, Paulo Bruscky 

Ingresso libero
Domenica 24 novembre 2024, ore 11.00
Cittadella degli Archivi, Via Ferdinando Gregorovius 15, Milano



Attitudine politica. Artisti dell’America Latina dall’Archivio di Paulo Bruscky

Opening della mostra e talk con Francesco Martelli (Direttore Cittadella degli Archivi e Responsabile Documentale e Conservatore Digitale del Comune di Milano), Irina Zucca Alessandrelli (Curatrice della Collezione Ramo e della Milano Drawing Week), Jacopo Crivelli Visconti (Curatore della mostra, Curatore della Biennale di San Paolo 2020/2021, Direttore della Albuquerque Foundation, Sintra, Portogallo e Curatore della sezione Back to the Future di Artissima 2024) e Paulo Bruscky, l’artista che espone per la prima volta fuori dal Brasile il suo archivio di mail art realizzata sotto le dittature sudamericane degli anni Settanta.

Paulo Bruscky, nato a Recife nel 1949, riunisce e mantiene dagli anni Sessanta del secolo scorso uno straordinario archivio di arte postale, ovvero di opere su carta di diversi artisti inviate per posta, sfuggendo così alle varie censure degli anni di dittatura in Sudamerica. Per decenni Bruscky ha mantenuto la corrispondenza con artisti dell’America Latina e di altri Paesi come il Giappone (con grande presenza di affiliati al gruppo Gutai), gli Stati Uniti, con vari membri di Fluxus e l’Europa orientale, anche dopo la caduta del muro di Berlino, e con vari artisti italiani, in particolare nell’ambito della Poesia Visiva. La rete di relazioni internazionali che Bruscky è riuscito a costruire per decenni fa del suo archivio, che contiene più di 50.000 opere, uno dei più ampi al mondo di Mail art. 

La mostra curata da Jacopo Crivelli Visconti nel giugno 2023 presso l’Istituto de Arte Contemporanea (IAC) di San Paolo arriva in Italia per la Milano Drawing Week alla Cittadella degli Archivi, uno dei più grandi d’Europa, che custodisce la storia milanese di tutto il secolo scorso. 

Il curatore ha selezionato le opere dello stesso Bruscky e di  altri artisti e collettivi latinoamericani con cui l’artista ha tenuto una corrispondenza assidua dalla metà degli anni Sessanta alla metà degli Ottanta, in cui gran parte dei Paesi dell’America Latina erano governati da regimi repressivi o dittature militari (Carlos Zerpa, César Espinosa, Colectivo-3, Clemente Padín, Dámaso Ogaz, Diego Barboza, Edgardo Antonio Vigo, Graciela Gutiérrez Marx,  Guillermo Deisler,  Harácio Zabala, Jesús Romeo Galdámez Escobar, Juan Carlos Romero, No Grupo, Oscar Joge Caraballo, Pedro Juan Gutierrez,  Rubén Torres Llorca). La mostra costituisce un’opportunità unica di approfondire la conoscenza di una produzione artistica di resistenza politica e sociale di cui in Europa non si conosce molto e che, per la sua stessa natura, si è mantenuta fino ad oggi nascosta. 

PAULO BRUSCKY (1949, Recife) – Riunisce e mantiene dagli anni Sessanta del secolo scorso uno straordinario archivio di arte postale, ovvero di opere su carta di diversi artisti inviate per posta, sfuggendo così alle varie censure degli anni di dittatura in Sudamerica. Per decenni Bruscky ha mantenuto la corrispondenza con artisti dell’America Latina e di altri Paesi come il Giappone (con grande presenza di affiliati al gruppo Gutai), gli Stati Uniti, con vari membri di Fluxus e l’Europa orientale, anche dopo la caduta del muro di Berlino, e con vari artisti italiani, in particolare nell’ambito della Poesia Visiva. La rete di relazioni internazionali che Bruscky è riuscito a costruire per decenni fa del suo archivio, che contiene più di 50.000 opere, uno dei più ampi al mondo di Mail art.

JACOPO CRIVELLI VISCONTI – Nato a Napoli, vive a San Paolo, Brasile. È direttore della Albuquerque Foundation, Sintra, Portogallo. Critico d’arte e curatore, ha lavorato per numerose mostre e progetti istituzionali, tra cui Biennale di San Paolo 2020/2021, il padiglione del Brasile alla Biennale di Venezia 2022 e la sezione Back to the Future di Artissima 2024.