Collezione Ramo

La Collezione Ramo nasce per documentare l’originalità e l’importanza del disegno del XX e XXI secolo e è l’unica al mondo a focalizzarsi su questo mezzo espressivo profondamente legato all’identità artistica del nostro Paese e imprescindibile per l’arte novecentesca. La Collezione Ramo considera ‘disegno’ ogni tecnica su carta (acquerello, collage, pastello, ecc.) e si propone di dare maggiore risalto alle infinite sperimentazioni degli artisti su questo mezzo che non ha uguali per autenticità e immediatezza.

Organizzata secondo parametri museali, la Collezione Ramo si è impegnata a presentare le opere su carta nel migliore modo possibile dal punto di vista conservativo ed estetico. Le mostre dalla Collezione hanno alzato lo standard espositivo in termini di montaggio e allestimento con varie accortezze, come ad esempio l’utilizzo esclusivo di materiali conservativi per il montaggio delle opere, l’abbondono del passe-partout, l’uso rigoroso di vetri museali per proteggere i disegni dalle radiazioni luminose e il rispetto dei parametri di conservazione della carta (da 18 a 20 gradi con 50% di umidità). I disegni, per un’ulteriore tutela, vengono montati in cornice esclusivamente in occasione di esposizioni e smontati alla conclusione. La Collezione Ramo infatti mantiene le proprie 800 opere al buio, in orizzontale e a temperatura e umidità controllati, in apposite cartellette da conservazione. 

Anche a livello museografico la Collezione Ramo si è distinta per aver abolito la dicitura “tecnica mista”, così dannosa per la reale conoscenza dei materiali usati da un artista e della sua pratica quotidiana in favore di uno studio approfondito delle tecniche e di una dettagliata elencazione di queste. La Collezione propone da sempre allestimenti che consentano ai visitatori di avvicinarsi all’opera per osservarla alla corretta altezza e senza riflessi di luce, di apprezzare l’intero margine del foglio senza nascondere delle porzioni o dei dettagli che ne rivelano la storia, di fruire di dettagli cronologici e precisione esaustiva nella spiegazione della tecnica per un’esperienza del disegno rispettosa del mezzo e della pratica artistica. 

Per promuovere la cultura del disegno, ancora poco considerata, la Collezione Ramo ha presentato alcuni dei suoi capolavori in musei in Italia e all’estero (Chi ha paura del disegno?, Museo del Novecento, Milano, 2018; Who’s Afraid of Drawing?, Estorick Collection, Londra, 2019; Silent Revolutions. Italian Drawings of the 20th Century, Menil Drawing Institute, Houston, 2020), ha pubblicato “Disegno Italiano del XX secolo” a cura di Irina Zucca Alessandrelli (Silvana ed. Milano, 2018, in versione italiana e inglese), ha prodotto opere di disegno contemporaneo (Marginal Carillon, di Eugenio Tibaldi con Taketo Gohara, BASE, Milano, 2022; Carta Rampante e Attrezzo Disegnante, di Manuel Scano Larrazàbal, Casa degli Artisti, Milano, 2024) e ha ideato la Milano Drawing Week, mostra diffusa di disegno moderno e contemporaneo in gallerie private e musei istituzionali, in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e ha prodotto mostre di disegno contemporaneo (Marginal Carillon, di Eugenio Tibaldi con Taketo Gohara, BASE, Milano, 2022; Carta Rampante e Attrezzo Disegnante, di Manuel Scano Larrazàbal, Casa degli Artisti, Milano, 2024).

Le attività della Collezione Ramo e in particolare la Milano Drawing Week nascono dalla volontà di promuovere il disegno moderno e contemporaneo, nella convinzione che l’opera su carta sia il luogo in cui le idee degli artisti prendono forma nel modo più spontaneo e da cui sono nate e nascono le rivoluzioni artistiche di ieri e di oggi.