Cittadella degli Archivi

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Via Ferdinando Gregorovius 15
20162 Milano

LUN CHIUSO
MAR-DOM 10.00 – 17.30

ARTISTI
Artisti dell’America Latina dall’Archivio di Paulo Bruscky


ATTITUDINE POLITICA
Artisti dell’America Latina dall’Archivio di Paulo Bruscky

Paulo Bruscky, nato a Recife nel 1949, riunisce e mantiene dagli anni Sessanta del secolo scorso uno straordinario archivio di arte postale, ovvero di opere su carta di diversi artisti inviate per posta, sfuggendo così alle varie censure degli anni di dittatura in Sudamerica. Per decenni Bruscky ha mantenuto la corrispondenza con artisti dell’America Latina e di altri Paesi come il Giappone (con grande presenza di affiliati al gruppo Gutai), gli Stati Uniti, con vari membri di Fluxus e l’Europa orientale, anche dopo la caduta del muro di Berlino, e con vari artisti italiani, in particolare nell’ambito della Poesia Visiva. La rete di relazioni internazionali che Bruscky è riuscito a costruire per decenni fa del suo archivio, che contiene più di 50.000 opere, uno dei più ampi al mondo di Mail art. 

La mostra curata da Jacopo Crivelli Visconti nel giugno 2023 presso l’Istituto de Arte Contemporanea (IAC) di San Paolo arriva in Italia per la Milano Drawing Week alla Cittadella degli Archivi, uno dei più grandi d’Europa, che custodisce la storia milanese di tutto il secolo scorso. 

Il curatore ha selezionato le opere dello stesso Bruscky e di  altri artisti e collettivi latinoamericani con cui l’artista ha tenuto una corrispondenza assidua dalla metà degli anni Sessanta alla metà degli Ottanta, in cui gran parte dei Paesi dell’America Latina erano governati da regimi repressivi o dittature militari (Carlos Zerpa, César Espinosa, Colectivo-3, Clemente Padín, Dámaso Ogaz, Diego Barboza, Edgardo Antonio Vigo, Graciela Gutiérrez Marx,  Guillermo Deisler,  Harácio Zabala, Jesús Romeo Galdámez Escobar, Juan Carlos Romero, No Grupo, Oscar Joge Caraballo, Pedro Juan Gutierrez,  Rubén Torres Llorca). La mostra costituisce un’opportunità unica di approfondire la conoscenza di una produzione artistica di resistenza politica e sociale di cui in Europa non si conosce molto e che, per la sua stessa natura, si è mantenuta fino ad oggi nascosta.

PAULO BRUSCKY (1949, Recife) - Riunisce e mantiene dagli anni Sessanta del secolo scorso uno straordinario archivio di arte postale, ovvero di opere su carta di diversi artisti inviate per posta, sfuggendo così alle varie censure degli anni di dittatura in Sudamerica. Per decenni Bruscky ha mantenuto la corrispondenza con artisti dell’America Latina e di altri Paesi come il Giappone (con grande presenza di affiliati al gruppo Gutai), gli Stati Uniti, con vari membri di Fluxus e l’Europa orientale, anche dopo la caduta del muro di Berlino, e con vari artisti italiani, in particolare nell’ambito della Poesia Visiva. La rete di relazioni internazionali che Bruscky è riuscito a costruire per decenni fa del suo archivio, che contiene più di 50.000 opere, uno dei più ampi al mondo di Mail art.