Gió Marconi

Via Alessandro Tadino, 20, 20124 Milano

LUN CHIUSO
MAR – SAB 11.00 / 18.00
DOM CHIUSO

ARTISTI:
Dasha Shishkin
Mino Maccari (Collezione Ramo)

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Giò Marconi

Milano Drawing Week a cura di Collezione Ramo, vista dell’allestimento presso la galleria Gió Marconi, Milano, 19-27 novembre 2022. Foto di Marco Cappelletti

Giò Marconi

Milano Drawing Week a cura di Collezione Ramo, vista dell’allestimento presso la galleria Gió Marconi, Milano, 19-27 novembre 2022. Foto di Marco Cappelletti

Giò Marconi

Milano Drawing Week a cura di Collezione Ramo, vista dell’allestimento presso la galleria Gió Marconi, Milano, 19-27 novembre 2022. Foto di Marco Cappelletti

Mino Maccari

Senza titolo (Signorine militari), 1965. Penna su carta, 23 x 32 cm. Courtesy Collezione Ramo, Milano.

Dasha Shishkin

Pickle 27, 2013. Inchiostro su carta, 12.6 x 39.3 cm. Courtesy l’artista e Gió Marconi, Milano. Fotografia di Filippo Armellin.

Dasha Shishkin

Pickle 25, 2013. Inchiostro su carta, 12.6 x 39.5 cm. Courtesy l’artista e Gió Marconi, Milano. Fotografia di Filippo Armellin.

Dasha Shishkin risponde alle domande di
Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo

Dai una definizione di cos’è il disegno per te.

Ogni volta che creo immagini realizzo disegni. Almeno questo è il modo in cui chiamo le immagini che accadono.
Sento che sono ancora nel regno del disegno anche quando dipingo sulla tela, forse perché una linea è sempre la forza trainante per l’azione.

Amo la linea.

Qual è il tuo rapporto con il disegno? E con la storia dell’arte italiana del secolo scorso?

Sento che siamo una famiglia.
Purtroppo, ho una conoscenza limitata dell’arte italiana del secolo scorso. Studiare le immagini della Collezione Ramo è stato illuminante e molto emozionante.
Così tanto splendore e inventiva e una varietà spaventosa. Il pensiero che guida la collezione è altrettanto aperto e avventuroso.

Perché hai scelto quest’opera della Collezione Ramo?

Ho scelto un’opera di Mino Maccari. Il foglio è riempito con tre vignette di bravate marinaresche di cui mi sono innamorata.
I segni a penna blu appaiono tracciati senza sforzo. Apprezzo la mano ferma e sicura che disegna dolcemente, che alterna con intuizione linee dure e dolci per descrivere i capelli morbidi o una camminata decisa.

L’effetto sulla carta è quello di una trama luccicante, con un bellissimo equilibrio di segni scuri e linee blu sottili.